Riparazione delle rotture sottocutanee del tendine di Achille (Achilles tendon repair)

La rottura del tendine di Achille colpisce soprattutto il sesso maschile in un età compresa tra i 25 e i 50 anni.

Tale lesione si manifesta per lo più negli sportivi (soprattutto amatoriali), ma anche in soggetti che esercitano altre attività lavorative o ricreative. Gli sport che frequentemente provocano questa lesione sono il calcio, il basket, la pallavolo e l’atletica leggera.



Il tendine di Achille origina dalla fusione del muscolo gastrocnemio e del soleo e si inserisce alla apofisi calcaneare posteriore. Un’improvvisa contrazione di questi muscoli con il piede in flessione dorsale è il più frequente meccanismo di lesione.

Il paziente riferisce un evento traumatico con improvvisa sensazione di colpo associato a dolore acuto o talvolta con sintomatologia più sfumata.

Alla visita si evidenzia una sorta di avvallamento più o meno evidente e una mancanza di continuità del profilo tendineo; l’articolarità attiva del piede è ridotta e il movimento articolare suscita dolore; il paziente sovente però riesce a camminare.

La diagnosi non è di norma difficile rilevando l’avvallamento determinato dalla rottura e l’insufficiente estensione plantare del piede. Talvolta però l’edema, l’ecchimosi e la residua attività motoria dovuta all’attività del muscolo plantare gracile e del tibiale posteriore possono mascherare la lesione. La manovra di Thompson (compressione del polpaccio con paziente prono e ginocchio flesso a 90°) evidenzia la dorsiflessione passiva del piede quando il tendine è intatto.

La diagnosi può essere completata da un esame ecografico o uno studio RMN.

Un esame Rx andrebbe effettuato in caso di sospetta disinserzione del tendine dalla tuberosità calcaneare eventualmente con frammento osseo.

Il trattamento che preferiamo è la tenorrafia percutanea con accesso chirurgico minimo utilizzando il sistema Tenolig.


Da alcuni anni il Tenolig è il sistema presente sul mercato che rende possibile un'immediata mobilizzazione, un recupero ed un ritorno del paziente allo sport più rapido.

Il Tenolig è composto da un filo di Dacron lungo 33 cm, legato distalmente ad un ago modellabile a punta triangolare e forito di un arpioncino prossimale. Il sistema di fissaggio distale è composto da un piombino perforato ed una rondella in plastica che serve a ridurre la compressione sulla cute.



I principi di questa tecnica sono:

- accostare, senza esposizione chirurgica, i due lembi del tendine d'Achille lesionato;

- evitare la devascolarizzazione dovuta alla sezione della guaina tendinea;

- conservare l'ematoma di perirottura che favorisce una cicatrizzazione più rapida e solida;

- permettere una mobilizzazione che aiuta la trasformazione delle fibre collagene in fibre tendinose elastiche.



Nel postoperatorio prescriviamo una prima fase per circa quarantacinque giorni con stivaletto gessato con piede in leggera flessione plantare e poi con tutore tipo Range walker con piede in posizione neutra con possibilità di eseguire esercizi di mobilizzazione, e una seconda fase nella quale si permette la deambulazione con carico protetto con scarpe con rialzo.


Esiti cicatriziali post guarigione
La ripresa del carico libero è permessa ai 90 giorni.


Dott. Paolo D'Aleo
Medico Chirurgo
Specialista in ortopedia e Traumatologia



(Fonte immagine "Tecnica Tenolig": Fhorthopedics.com)

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